Eccomi finalmente a parlare di uno dei miei argomenti preferiti: il Decluttering o come diceva mia nonna il “ripulisti”! Oggi pare andare molto di moda parlare di riordino e riorganizzazione armadi, ma troppo spesso ci scordiamo che lo stesso lavoro andrebbe fatto con le nostre esperienze e le nostre emozioni depotenzianti. Parliamo quindi di decluttering emotivo.
Cosa intendo per decluttering emotivo?
Semplice! Come ripulisco l’armadio da tutto ciò che non mi serve più perché non fa parte della me attuale, lo stesso andrebbe fatto con le esperienze. In modo particolare quelle che mi hanno creato traumi o rabbia.
Buttare le esperienze?
No, non è impossibile se lo vogliamo veramente! Dobbiamo ricordarci che come il nostro armadio non ha più posto anche la nostra mente rischia di essere satura. E se tutto ciò che teniamo all’interno di esso sono rabbia, rancore, ricordi di una me che non c’è più e relativa frustrazione e… Cosa rischio?
I rischi possono essere sia mentali che fisici. Lo stress, l’ansia, la pancia gonfia, le spalle che fanno male la schiena che si blocca sono solo alcuni degli effetti che possono emergere se non lasciamo andare le esperienze negative.
Quindi come faccio a fare un Decluttering emotivo?
Il decluttering emotivo è decisamente più complicato di quello degli armadi ma non molto differente da svuotare una casa piena di momenti di vita.
Per fare spazio nell’armadio delle nostre emozioni il primo passo che dobbiamo compiere è proprio nel nostro armadio. Dobbiamo riconoscere quali oggetti o vestiti vogliamo tenere perché ci piacciono, ci fanno sentire belle e quali invece teniamo per rimanere aggrappate ad una noi di un tempo.
Per fare un lavoro funzionante vi consiglio di seguire i suggerimenti da “il magico potere del riordino” di Marie Kondo.
Facendo questo riordino affioreranno molte emozioni: una cosa saggia è scriverle e poi ordinarle in base di importanza o in base alla sofferenza che provocano come faresti con il tuo armadio.
La domanda successiva che ti devi fare è: cosa di questo elenco emotivo o di esperienza non ti appartiene più, cosa è strettamente legato alla tua vita passata e sta riempiendo spazio il tuo armadio emotivo non lasciando spazio alle nuove esperienze?
A questo punto scrivi ciò che non serve più su un foglietto, uno per argomento, prenditi qualche ora per te e vai in riva a un corso d’acqua e lascia il tuo biglietto andare via con la corrente, prima di farlo ringrazia questa situazione di averti aiutata ad essere la donna che sei, saluta il tuo foglietto sapendo che così potrai finalmente vivere nuove esperienze.
Non cercare di trattenere ciò che non è più tuo per la paura del vuoto.
Lo stesso lavoro lo possiamo fare insieme con tecniche di Theta healing e di Kinesiologia emotiva.
Basta partire e vedrai che la nuova te potrà finalmente sbocciare.
Se vuoi altri miei punti di vista sul cambiamento ti consiglio di leggere anche “Ho paura del cambiamento?”.
Potresti essere bloccata e non deciderti a partire. Ricordati che a volte serve uno scossone, ma anche quando parti potresti trovarti rallentata e non sapere come accelerare e se ogni scusa è buona per rimandare ti suggerisco di leggere “procrastinare, l’arte del rimandare” e i relativi suggerimenti naturopatici per non rimandare.
IL DECLUTTERING EMOTIVO AIUTA A ELIMINARE I PENSIERI NEGATIVI, ovvero liberarsi dal superfluo e tenere ciò che serve e che sia essenziale. Insomma FARE ORDINE PER VIVERE MEGLIO.
DECLUTTERING EMOTIVO: MEGLIO PARTIRE DALL’AMBIENTE ESTERNO per liberarci dai pensieri negativi, dal rimugino, dalla rabbia dalle ancore con il passato che non ci permettono di vivere il presente liberamente e di avere una crescita personale. So che è molto faticoso! Se vuoi un aiuto in più prova a leggere il mio articolo sui fiori di Bach per il cambiamento, potresti trovare un supporto naturale in essi.
Fare Decluttering emotivo richiede un grande sforzo a lasciare andare. Non è per niente facile lasciare andare le cose, gli oggetti ma ancora più difficile lasciare andare i pensieri, i vecchi progetti, le preoccupazioni, gli asti eterni. Ma solo dandogli il giusto spazio e non essendone sopraffatti possiamo iniziare a creare aria per noi stesse.
La scienza dell’Epigenica mostra che la spazzatura emotiva ci colpisce a livello cellulare, attivando e disattivando i geni relativi al sistema immunitario e all’invecchiamento. Arriva a suggerire che il dolore del ciarpame emotivo possa trasmettersi di generazione in generazione.
La spazzatura emotiva del passato è simile a vecchi scatoloni di “cianfrusaglie” che ingombrano la soffitta della nostra mente.
Dobbiamo liberarci dalle nostre storie emotive depotenzianti e apparentemente irrisolte. Sono come un pesante e ingombrante gruppo di muri emotivi che ci trasciniamo dietro ogni giorno per paura di essere felici. Sono questi muri a non permetterci di vivere il momento presente e ci impediscono di condurre una vita gioiosa. Vediamo tutto attraverso una finestra sporca che funge da filtro alla luce e non ci permette di vedere le cose per come sono davvero.
Quindi non perdiamo altro tempo iniziamo a svuotare gli armadi dei ricordi e poi proseguiamo con il resto.
La prossima settimana ti porterò a conoscenza di alcuni metodi per proseguire al meglio il tuo riordino emotivo. E se vorrai essere accompagnata in questa pulizia contattami pure info@graziagreppi.com.
Non perdere tempo inizia ora.
Buin viaggio
Grazia Greppi