Felicità e meditazione: due parole che spesso non vengono legate tra loro ma che invece secondo me sono molto correlate. Ti spiego perchè!
Felicità una parola tanto utilizzata ma poco realmente apprezzata. La felicità dal mio punto di vista è la meta a cui tutte ambiamo. Ma come e dove la cerchiamo?
Spesso cerchiamo la felicità “fuori” di noi, cerchiamo disperatamente la gioia di vivere. Ma in questo modo non possiamo che non cadere inevitabilmente nell’ansia, nella depressione e in ogni tipo di sofferenza. Spesso siamo alla ricerca di successo, denaro, fama, relazioni,… Ma anche se questi aspetti servono per una vita serena non ci possono assicurare la felicità durevole ed un concreto benessere. Né tanto meno una profonda conoscenza di noi stesse.
Già Epicuro parlava di felicità:
“non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità; a qualsiasi età è bene occuparsi dell’animo nostro”.
Il lavoro che pratico come Counselor mi ha portata a conoscere molte persone che hanno come punto in comune una profonda insoddisfazione della vita che stanno conducendo. E spesso il tema che li accomuna è la ricerca della felicità.
Tutti sono sopraffatti da stress e brontolio costante (a proposito, hai letto l’articolo “non ti lamentare“?) fino a raggiungere lo stato di rabbia.
Il lavoro di trasformazione che li porterà a percorrere il viaggio alla scoperta della loro felicità interiore spesso è supportato dallo strumento, a mio parere validissimo, della MEDITAZIONE.
Strumento, questo della meditazione che ci aiuta a conoscere noi stesse, con essa impariamo a lasciare andare la visione dualistica e l’intero processo di identificazione.
COS’E’ LA MEDITAZIONE?
Meditare è l’arte di non identificarsi con il proprio corpo, con la mente e con le emozioni, per arrivare semplicemente ad ESSERE.
Ricordo il passaggio di un testo di un vecchio maestro al quale fu chiesto “perché mediti?” ed egli rispose “perché mangi?”.
Da questa risposta possiamo apprendere il messaggio che la meditazione è un nutrimento e come nutriamo il corpo dovremmo farlo anche con la nostra anima.
PERCHE’ INIZIARE A MEDITARE?
Generalmente iniziamo a meditare per stare meglio, per risolvere un problema, per fare chiarezza dentro noi stesse o per andare oltre la nostra sofferenza esistenziale.
Possiamo intendere la meditazione come un percorso di guarigione che richiede di mettersi nell’attitudine paziente di accogliere la vita con cura, disponibilità e amorevolezza, attingendo al bene che c’è dentro di noi, nel profondo. E liberandoci così da ogni malessere.
Meditando accediamo a forze interiori che ci fanno cambiare il nostro sistema di credenze. Con ogni respiro consapevole siamo presenti alla VITA. Accediamo all’energia del cosmo e trapassiamo il velo dell’ignoranza.
La meditazione è una pratica che ci aiuta a lasciare la conoscenza tranquilla, senza troppe informazioni, per agevolare la sua guarigione. La meditazione coinvolge ogni aspetto di noi stesse sollecitando le funzioni dando loro delle regole per portarle al massimo della loro potenzialità.
Serve a fare ordine, a placare la frenesia del lavorio mentale, e ci aiuta a ritrovare e a mantenere l’equilibrio interiore, ha un profondo effetto equilibrante sul corpo e sulla mente.
Anche la salute ne trae beneficio: diminuisce la tensione muscolare, riduce l’attività metabolica, i problemi vascolari migliorano, ha effetti benefici sull’ipertensione e sull’apparato cardiocircolatorio.
Lo sviluppo graduale della pace interiore e delle emozioni positive rinforza il sistema immunitario, ci aiuta a liberarci da problemi fisici come cefalee, disturbi gastrointestinali, ansia, depressione e disturbi del sonno.
La meditazione, attraverso il rilassamento e la concentrazione ci aiuta a ritrovare la pace della mente e l’armonia in noi stesse.
Ci aiuta a placare il super lavoro mentale attivando un processo di rigenerazione psichica che, intervenendo su disturbi come lo stress e la stanchezza mentale, produce benessere interiore e serenità. Ci permette di risolvere più problemi contemporaneamente e di sostituire la confusione emozionale e mentale con un’attitudine positiva.
Quando la meditazione diventa profonda, ci consente di cogliere il sacro e il divino in noi e in ogni cosa.
La meditazione avviene in modo del tutto naturale, osservando e ascoltando tutto ciò che accade nello spettro della coscienza, dentro e fuori di noi, fino a giungere alla piena consapevolezza di ciò che realmente siamo.
Ciò equivale a risvegliare la nostra vera natura.
La coscienza, la saggezza e l’amore sono i frutti della meditazione.
Iniziare il processo di meditazione non è per niente facile e a volte è più interessante praticarla guidati da un esperto che sappia sorreggervi se dovete fare i conti con qualche scheletro che esce dall’armadio.
La prima fase della meditazione, corrisponde ad un livello di maturità della coscienza, che ci spinge a prestare più attenzione alla comprensione delle nostre dinamiche interiori, nel tentativo di comprenderci e capirci.
Inizialmente e meglio concentrarci su un campo ristretto dell’esperienza conscia, per esempio il movimento del respiro oppure un suono, un’immagine o un pensiero.
In questo modo cercheremo di fissare l’attenzione sull’esperienza psicofisica che rappresenta gli eventi, le emozioni e i pensieri che costituiscono l’insieme dell’accadere e del divenire che abitualmente chiamiamo “IO”.
L’osservazione continua e costante dei nostri passaggi interiori rivela invece che non esiste nessun “IO” stabile.
Ognuno di noi è un’infinità di esperienze che sorgono all’interno della propria sfera coscienziale e che non hanno nessun fondamento reale.
In altre parole, il più delle volte viviamo in una bolla di sapone. Io in questo sono un’esperta e tu?
Viviamo come fossimo in un sogno e vediamo il modo dalla nostra bolla, e rischiamo di vivere la nostra vita come delle comparse di un film che noi stesse proiettiamo. Spesso crediamo di essere le protagoniste, ma fino a quando non ci svegliamo continueremo a sentirci prigionieri di una trama inconscia.
Diventare consapevoli significa fare il primo passo per uscire dalla non presenza, risolvere il conflitto e la sofferenza che ne derivano ci libera dall’essere prigionieri di noi stessi, dal falso “me”, e dal falso “io”, ignari di ciò che realmente siamo. La consapevolezza che ci da la meditazione costante, ci restituisce la libertà che rivendichiamo come nostro diritto.
La meditazione è uno strumento in grado di liberarci dagli innumerevoli mali che ci affliggono, ci aiuta a decondizionarci e a riscoprirci.
Accrescendo la nostra consapevolezza, esploriamo i vari livelli della coscienza e sviluppiamo le nostre potenzialità. La pratica meditativa si prefigge quindi di illuminare la coscienza in ogni sua particolarità e in ogni suo aspetto e ciò è necessario soprattutto perché siamo poco consapevoli.
Grazie all’esercizio costante della meditazione possiamo sviluppare la nostra capacità di:
- OSSERVAZIONE: l’abilità di osservare senza analizzare, confrontare, pensare o giudicare.
- CONCENTRAZIONE: Ci permette di focalizzare la nostra energia.
- VISUALIZZAZIONE: la mente si concentra su specifiche visualizzazioni per liberarsi dai pensieri e raggiungere uno stato di profonda quiete meditativa.
- INTROSPEZIONE: è la capacità di auto-osservazione, di guardare e vedere dentro se stesse.
- MEDITAZIONE: è l’espansione della coscienza attraverso una sempre maggiore comprensione.
Ora non ti resta che metterti alla prova e iniziare a meditare: ascolta il tuo respiro per almeno dieci minuti tutti i giorni oppure affidati ad un professionista che ti introdurrà in questa magica arte.
Se vuoi contattami e possiamo praticare insieme anche online.
Il prossimo mese ti parlerò nello specifico di alcune pratiche meditative specifiche.
Ma non aspettare inizia a respirare così ti farai trovare preparata ad andare oltre.
Buon viaggio.
Greppi Grazia
Counselor Naturopatico