Un pomeriggio assolato ho cercato riparo all’ombra di un grande albero, ma mentre mi riposavo la voce di un grosso animale mi ha spaventata, ancor più le dimensioni del suo volto.
La critica si è associata alla paura senza riflettere che, ancora una volta, l’apparenza avrebbe potuto ingannarmi.
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LUPO: scusa cosa fai sotto il mio albero?
IO: e tu chi saresti? Mi fai molta paura
LUPO: veramente anche tu mi fai paura
IO: ma tu sei un lupo e in tutte le fiabe i lupi sono cattivi
LUPO: le fiabe umane sono scritte da uomini, se tu leggessi quelle di noi animali capiresti che i cattivi siete voi
IO: non avevo mai visto la cosa da questo punto di vista, hai proprio ragione, quindi non ci sono cattivi assoluti o buoni per sempre.
LUPO: direi di no, ci sono persone e animali più aggressivi e altri meno, ma anche dietro ad un atteggiamento malvagio si nasconde un animo buono
IO: ne sei proprio sicuro?
LUPO: non sono sicuro di niente ma mi piace pensare che sia così
IO: ma tu hai degli occhi grandissimi, delle orecchie profonde per non parlare della tua enorme bocca
LUPO: forse sono il lupo di Cappucettorosso (ride)
IO: non scherzare, io non mi sento certo Capuccettorosso
LUPO: allora chi ti senti?
IO: lo sto ancora capendo, mi potresti aiutare?
LUPO: ti fidi del “lupo cattivo”
IO: no…io mi fido di te
LUPO: allora concentrati su te stessa, fidati sempre delle tue intuizioni e vedrai che non potrai sbagliare strada
IO: come ho fatto con te?
LUPO: Si! E come ho fatto io con te. Ora vai e lasciami la mia ombra ho bisogno di riposare
IO: certo, ora vado e tu riposati pure
LUPO: buon viaggio
IO: grazie, anche a te
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